Il 6 dicembre 2011, è stata inaugurata, presso il Santuario dell’Immacolata di Comiso, la mostra d’arte «L’Immacolata, mistero di grazia e di libertà. Itinerario iconografico tra storia, teologia, arte e devozione popolare», organizzata dall’Ufficio Diocesano per la Cultura, la Soprintendenza BB.CC.AA. di Ragusa e il Centro Studi di Spiritualità e Cultura «Calicantus».
All’inaugurazione hanno portato i saluti p. Biagio Aprile, rettore del Santuario, Alessandro Ferrara, soprintendente BB.CC.AA., Giuseppe Di Mauro, presidente dell’Associazione Calicantus, Giuseppe Alfano, sindaco di Comiso; sono intervenuti don Salvatore Burrafato, esperto d’arte della Diocesi di Ragusa e Salvina Fiorilla (BB.CC.AA.). Ha moderato l’incontro Don Giuseppe Antoci, direttore dell’ufficio diocesano dei beni culturali.
Volta a valorizzare il patrimonio artistico della provincia di Ragusa, la mostra propone un itinerario di intensa spiritualità, a partire dal mistero tanto grande e al contempo così vicino alla religiosità popolare quale è l’Immacolata Concezione di Maria. Come afferma S.E. Mons. Paolo Urso, vescovo di Ragusa, “in giorni come i nostri, in cui la frenesia delle attività e il rumore interiore ed esteriore poco o nulla lasciano alla sete dell’anima, la possibilità di meditare su un siffatto mistero può davvero aiutare a ritrovare il senso nascosto delle cose, delle esperienze, degli incontri, nonché il forte richiamo alla libertà, in quell’intreccio – che sfiora a tratti il paradosso – tra la volontà divina e l’iniziativa umana. L’arte, in questo, è sempre un canale privilegiato per aprire il cuore umano alla contemplazione dei segreti divini, ed anche la nostra Diocesi conserva tesori che vale sempre la pena riscoprire e valorizzare”.
Non solo arte, dunque, ma anche spiritualità e devozione; ed, inoltre, storia significativa di un dogma che si è fatto espressione di un’esperienza di fede già presente nel popolo, traboccante – in ultimo – nel mistero universale dell’amore e della libertà. «La verità dell’Immacolata Concezione esprime a suo modo – afferma S.E. Mons. Staglianò, vescovo di Noto, della cui diocesi diverse opere d’arte sono state riprese – la verità cristiana della rivelazione ultima e definitiva di Dio, che si compendia nell’espressione giovannea: Dio è amore (1 Gv 4,8)».