Giorno 26 Maggio alle ore 19:30 presso l’auditorium comunale di Comiso si è svolta la conferenza “Gioventù Migrante: L’ultima spiaggia”, conferenza che è stata organizzata dal gruppo scout di Comiso alla quale hanno partecipato : Alessandro Guastella coordinatore dell’equipe del progetto SPRAR “Accoglienza casmenea” del comune di Comiso, Giuseppe Malignaggi in rappresentanza della Fondazione “Il buon Samaritano”, Dante Di Trapani Assessore ……., Monia Zago e Karina Gonzales in rappresentanza dell’Associazione Calicantus. La conferenza è stata organizzata al fine di promuovere una cultura che abbia come obiettivo principale l’accoglienza, l’integrazione e l’intercultura; quindi una cultura che sia fatta di incontri tra identiche generazioni che convivono in uno stesso luogo con la differenza di avere alle spalle un percorso diverso, ma un sogno comune per il futuro.
La conferenza si è aperta con l’introduzione al tema della migrazione da parte della scout Giulia Di Modica, successivamente è stato proiettato un video che mostrava il loro operato di scout nei confronti degli immigrati, il video riportava alcune testimonianze dirette da parte dei giovani immigrati che alloggiano presso la cooperativa sociale di Canicarao. Dopodiché ha preso la parola Alessandro Guastella che ha approfondito le tematiche riguardanti la percezione che i giovani migranti hanno del territorio italiano e comisano in particolare, i loro vissuti e i loro sogni nel nostro Paese, concentrandosi in particolar modo sul tema della migrazione da un punto di vista analitico e politico, delineando i vari step di quello che molte volte viene definito come “viaggio della speranza”, soffermandosi su ciò che è possibile fare per favorire l’accoglienza e l’integrazione, condividendo con tutti i presenti la loro recente esperienza che ha visto l’integrazione tra giovani appartenenti a culture differenti.
A seguire l’intervento di Monia Zago e Karina Gonzales dell’Associazione Calicantus che hanno affrontato il seguente tema: “La percezione che i ragazzi comisani hanno degli immigrati: tra il pregiudizio e la vocazione al volontariato”.
A tal proposito è stato illustrato quanto il pregiudizio possa influenzare la crescita dei bambini, degli adolescenti e dei giovani, spiegando successivamente che cosa si possa fare concretamente per cercare di superare il pregiudizio, e per far suscitare nei più piccoli ma anche nei più grandi quella curiosità che spinga ad una conoscenza, ad una esplorazione di ciò che è “diverso” da me per arricchire il mio sapere e che mi faccia vedere una realtà diversa dalla mia.
Successivamente è stata data la parola a Giuseppe Malignaggi che ha affrontato il rapporto tra scautismo e migrazione, ponendo l’attenzione su come il servizio degli scout possa fungere da ponte tra le diverse culture; ed approfondendo come lo scautismo costituisca per i giovani migranti quel legame che mira a conoscere i loro bisogni attraverso la realizzazione di rapporti umani basati sulla conoscenza reciproca, abbattendo in questo modo lo steccato del pregiudizio, dello stereotipo e della non conoscenza.
Infine, ma non di minore importanza è stato l’intervento dell’Assessore Dante Di Trapani che ha dato il suo contributo alla conferenza parlando delle Organizzazioni Non Governative(ONG) ,che si occupano di migranti, da un punto di vista politico e giuridico.
Le Organizzazioni non governative sono enti, organizzazioni di volontariato che possono avere natura nazionale o non nazionale, senza fini di lucro, sono per lo più a carattere umanitario e pertanto devono investire in questi progetti di aiuto e cooperazione umanitaria,quali ad esempio le vicende dei salvataggi in mare dei migranti. Solitamente un’ONG è gestita da volontari finanziata da fonti private tramite donazioni.
Le Ong operano per scopi di diverso tipo come il miglioramento dell’ambiente, l’incoraggiamento dell’osservazione dei diritti umani, l’incremento del benessere per le fasce di popolazione meno benestanti.
È stata un’iniziativa molto importante soprattutto dal momento che il pubblico era costituito per la maggior parte da giovani, il futuro del paese, con la speranza che questo non sia soltanto l’ultima iniziativa per promuovere l’accoglienza e l’inclusione sociale, e soprattutto con la speranza che dopo queste proposte possa veramente cambiare qualcosa nella mentalità dei giovani di oggi.